"Riesame delle domande di ReI". Sono fornite le istruzioni amministrative circa la gestione dei riesami delle domande del Reddito di inclusione. Come da normativa di riferimento (DLgs n. 147/17), il ReI è riconosciuto ai nuclei familiari che, al momento della presentazione della richiesta e per tutta la durata dell'erogazione del beneficio, siano in possesso di specifici requisiti afferenti la residenza, il soggiorno e, solo al momento di presentazione della domanda se presentata entro il 31 maggio 2018, la composizione del nucleo familiare, nonché di ulteriori requisiti concernenti la condizione economica del nucleo familiare del richiedente. Per quanto concerne le istanze di riesame prima della definizione del provvedimento, il richiedente che, a seguito della definizione della domanda di ReI, intenda contestarne l'esito, può proporre apposita istanza di riesame presso la Struttura INPS che ha emanato il provvedimento, non oltre 30 giorni dalla sua ricezione. Se i requisiti per la verifica sono in capo ai Comuni, l'INPS stessa investe il Comune competente per le successive valutazioni, comunicando successivamente gli esiti all'Istituto, per la relativa notifica al richiedente. Qualora inoltre, a seguito della verifica emerga una difformità con l’esito procedimentale di prima istanza, l'INPS procede alla riforma, in autotutela, del provvedimento già emanato, notificando il relativo esito al richiedente. In caso di competenza comuncale, la procedura prevede le utility atte a gestire specifiche motivazioni di revoca, per il recupero di quanto indebitamente percepito. Le fattispecie appena desceritte si applicano anche laddove la domanda, accolta in prima istanza, venga in seguito revocata o posta in decadenza.