"Settori e professioni con tasso di disparità superiore al 25%". Attraverso la Rilevazione continua delle forze di lavoro curata dall'ISTAT emerge (dati 2017) un tasso di disparità medio pari al 9,2%. La soglia sopra la quale una professione è caratterizzata da un tasso di disparità uomo-donna superiore di almeno il 25 per cento del valore medio è pari all'11,5%. Per il 2019 i settori caratterizzati da un gap superiore al 25% sono prevalentemente nell'industria, con le costruzioni all'83,5%, la gestione rifiuti al 75,4%, il manifatturiero al 47,1%; seguono i servizi, in particolare i trasporti (57%) e l'agricoltura, al 48,1%. Per quanto concerne le professioni, il tasso di disparità più elevato è riscontrato tra gli artigiani e gli operai dell'industria estrattiva (96%), il personale delle forze armate (ufficiali al 91,4%, sottoufficiali al 95,6%, truppa al 91,3%). Risultano invece prossimi alla soglia individuata, le professioni non qualificate nel commercio e nei servizi (15,8%), nonché i membri dei corpi legislativi e di governo, i dirigenti ed equiparati dell'amministrazione pubblica (13,8%).