In data 14 dicembre 2007 l'INPS e le Organizzazioni sindacali hanno sottoscritto un accordo relativo al telelavoro domiciliare al fine di favorire la conciliazione tra tempi di lavoro e di vita dei dipendenti e per assicurare all'Amministrazione professionalità che diversamente sarebbero indisponibili per lunghi periodi.
Il progetto sperimentale si basa su alcune linee guida:
volontarietà dell'adesione; durata massima delle telelavorazioni di 6 mesi rinnovabili; ritorno periodico in sede del dipendente; dotazione della strumentazione tecnologica necessaria; individuazione delle procedure che ne consentano la gestione informatizzata per evitare la circolazione di documentazione cartacea; monitoraggio sulle sedi per valutare l'andamento del progetto; sperimentazione sulla base di uno specifico strumento operativo costituito dal "Progetto di struttura"; monitoraggio dei risultati della sperimentazione.
L'accordo si applica al personale delle aree professionali, A, B, C, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, ad esclusione dei titolari di posizioni organizzative.
Il progetto sperimentale di telelavoro domiciliare, elaborato dalle sedi sperimentali, individua le attività telelavorabili, le tipologie professionali, il numero di posizioni e le risorse da destinare al telelavoro. L'Amministrazione procede poi, con le modalità previste dal progetto, all'assegnazione a posizioni di telelavoro dei dipendenti che ne hanno fatto richiesta e, nel caso in cui le domande siano maggiori delle richieste, stila una lista sulla base di predeterminati criteri di priorità.
Nell'accordo sono disciplinati gli aspetti tecnologici, le relazioni sindacali ed i diritti riconosciuti al telelavoratore, tra questi il diritto alla formazione ed all'informazione.
Le parti convengono infine di istituire un Osservatorio, che ha durata biennale con il compito di monitorare l'attuazione del progetto ed analizzare le problematiche.