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Linee guida per la definizione del Piano nazionale di ripresa e resilienza

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza, da adottare e presentare alla Commissione europea per beneficiare delle risorse messe a disposizione nell'ambito dello strumento Next Generation EU, parte da una situazione economica nazionale che presenta, tra l'altro: un tasso di crescita del PIL meno della media dei Paesi avanzati; una spesa R&S inferiore alla media UE27, un tasso di partecipazione al lavoro e di occupazione tra i più bassi dell'Unione europea, un accresciuto divario territoriale tra le Regioni del Nord e il Mezzogiorno, il secondo debito pubblico più elevato dell'Unione europea in rapporto al PIL prodotto. Con il Piano di cui all'oggetto si gettano le basi per un Paese digitalizzato, efficiente, competitivo dal punto di vista economico, a ridotto impatto ambientale, nonché più equo e inclusivo. Tra i principali obiettivi rientrano il conseguimento di un tasso di occupazione in crescita di almeno 10 punti, la riduzione dei divari territoriali, il raddoppio del tasso di crescita dell'economia nazionale, una reale sostenibilità e resilienza della finanza pubblica. Tra i vari interventi previsti, per quanto riguarda la competitività del sistema produttivo, un maggiore sostegno alle PMI attraverso investimenti in R&S, tecnologie emergenti e spin-off; il potenziamento degli strumenti finanziari per la maggior competitività delle imprese sui mercati internazionali; il potenziamento dell'ecosistema digitale per la promozione dell'industria culturale e del turismo. Circa l'istruzione e la formazione, il Piano prevede l'adeguamento delle competenze alle esigenze provenienti dall'economia, il miglioramento delle conoscenze digitali, il rafforzamento dei percorsi di apprendimento permanente, nonché la formazione lavoratori e cittadini inoccupati, misure di contrasto all’abbandono scolastico e politiche mirate ad aumentare la quota di giovani diplomati o laureati. Circa il mercato del lavoro, è prevista la revisione ammortizzatori sociali in un'ottica di maggiore equità, una concreta attuazione delle politiche attive del lavoro emanate negli ultimi anni (con particolare riguardo al sostegno dei giovani e delle donne), l'introduzione del salario minimo per tutelare le categorie più deboli, il contrasto al lavoro in nero e all'evasione contributiva. Relativamente a questo ambito, la tempistica prevede la presentazione delle Leggi Delega entro aprile 2021, quindi l'emissione dei Decreti Legislativi per la fine del 2021.

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Soggetto emanante: Comitato Interministeriale per gli Affari Europei - CIAE
Autore:
Data:
Tipologia: Documenti di programmazione nazionale
Parole chiave: politiche di contrasto alla crisi   politiche attive del lavoro   mercato del lavoro   pmi - piccole e medie imprese   occupazione   digitalizzazione   competitività   ammortizzatori sociali  

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