Costituiti dal 2010, gli ITS, sulla stregua di modelli sperimentati con successo in altri Paesi membri, favoriscono percorsi di istruzione terziaria professionalizzante, di durata biennale o triennale, con uno stage obbligatorio per almeno il 30% del montante orario complessivo. I diplomi rilasciati corrispondono a figure nazionali, a piani di studi definiti con le imprese e a competenze sviluppate nei luoghi di lavoro. Il monitoraggio nazionale dei percorsi ITS 2021 analizza 201 pecorsi erogati da 83 Fondazioni, con la partecipazione di 5.097 studenti e 3.761 diplomati. Dalle rilevazioni effettuate emerge come l'80% dei diplomati abbia trovato un impiego ad un anno dal diploma; si tratta di un dato estremamente significativo in quanto riferito al periodo in cui sono state introdotte misure di contenimento epidemiologico dovute all'insorgere della pandemia da COVID-19. I dati relativi al tasso di occupati a 12 mesi, per area tecnologica, evidenziano in generale un trend in crescita per Mobilità sostenibile (83%) e Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (82%). In generale per gli ambiti delle Nuove tecnologie per il Made in Italy si registra una lieve diminuzione rispetto all’anno precedente, nonostante i valori rimangano alti, è il caso dell’ambito del Sistema meccanica (88%) e del Sistema moda (82%) dove si ottengono i migliori risultati. Gli iscritti sono nella maggior parte maschi (72,6%), in possesso di un diploma di istruzione secondaria di secondo grado ad indirizzo tecnico (il 59%). Dall'analisi della tipologia contrattuale degli occupati emerge che 1.262 diplomati ITS (42,1%) risulta impiegato con contratto a tempo determinato o lavoro autonomo. 921 diplomati (il 30,8% degli occupati) sono assunti con contratto a tempo indeterminato o lavoro autonomo in regime ordinario e 812 con contratto di apprendistato.