Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo, alla Banca centrale europea, al Comitato economico e sociale europeo e alla Banca europea per gli investimenti. "Preparare l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea il 30 marzo 2019". Con l'abbandono dell'Unione europea da parte del Regno Unito nel marzo 2019, indipendentemente dallo scenario che verrà a prospettarsi, ci saranno significativi disagi sia per i cittadini europei, che per le imprese e le amministrazioni. L'accordo tra UE ed il Paese sulle procedure di uscita dovrebbe concludersi entro il mese di ottobre 2018, lasciando quindi una fase transitoria fino al 31 dicembre 2020 nella quale l'acquis comunitario continuerebbe ad essere applicato nel Regno Unito. In caso di mancata ratifica, tale periodo verrebbe meno, con l'immediata cessazione, al 30 marzo 2019, del diritto comunitario verso e nel Paese. Ciascuno scenario implica perciò differenti conseguenze: nel primo caso la procedura d'uscita consentirebbe un più ampio margine nelle procedure negoziali; nel secondo emergerebbero problemi circa la gestione delle frontiere, del commercio, nonché sull'utilizzo dei Fondi strutturali. La Commissione pertanto sottolinea la necessità di adottare le necessarie misure in risposta ai possibili esiti, tra cui un piano di emergenza, con il contributo di tutti gli attori coinvolti. Identifica poi diversi ambiti di lavoro in cui le azioni sono di sua competenza: ciò riguarda sia le modifiche alla legislazione vigente, che la predisposizione di una serie di note tecniche dirette ad evidenziare le conseguenze della fuoriuscita del Regno Unito dalla UE su specifici ambiti/settori, tra cui la sanità, i servizi finanziari, il mercato interno. Occorre poi accelerare il percorso di ricollocamento delle Agenzie/Enti europei con sede a Londra, tra cui l'Autorità bancaria europea e l'Agenzia europea del farmaco, oltre alla risoluzione di aspetti più pratici, con particolare riferimento alla disconnessione di tutti i database e i sistemi informatici per lo scambio di informazioni a cui il Regno Unito non dovrà più accedere.