La raccomandazione del Consiglio dell'Unione europea del 22 aprile 2013, istituisce lo strumento della Garanzia per i Giovani ("Youth Guarantee"), destinata ad offrire, entro 4 mesi dall'inizio dello stato di disoccupazione, uno sbocco professionale o il reinserimento in percorsi di studio, ai giovani in età compresa tra 15 e 24 anni che non lavorano o non studiano, oppure risultano inattivi. Non si tratta di un'unica platea per le politiche attive del lavoro, bensì di più tipologie di persone con caratteristiche diverse per quanto riguarda il livello di occupabilità e l'interesse a percorsi di studio o di formazione.
In Piemonte i giovani in età compresa tra 15 e 24 anni rientranti nella categoria dei NEET sono 66 mila, il 17% della popolazione di riferimento, valore inferiore rispetto alla media nazionale (21,1%), ma superiore rispetto alle regioni del Nord di due punti percentuali. Oltre tre quarti dei NEET piemontesi rientrano nella fascia anagrafica 20-24 anni, con una quota di disoccupati superiore a quella degli inattivi (rispettivamente 57% contro il 43%), unico caso in Italia. Sempre con riferimento ai disoccupati, il 55% di essi non ha alcuna precedente esperienza di lavoro, mentre l'incidenza di quelli di lunga durata (53,5%) è superiore al dato nazionale.
Per quanto concerne le motivazioni alla base dell'inattività, prevale la cura della famiglia nel 22,6% dei casi, quindi lo studio, ossia l'intenzione di proseguire i percorsi formativi (20,3%), per arrivare infine all'attesa di precedenti azioni di ricerca di lavoro (19,1%).
Altro elemento distintivo dei NEET nel Piemonte riguarda il livello di istruzione, superiore rispetto alla restante platea giovanile; i maggiori rischi ricadono su coloro in possesso del solo diploma di qualifica professionale, in quanto non ancora adeguatamente preparati alle mansioni tecniche richieste, oppure non disponibili a lavori manuali non qualificati. La quasi totalità del gruppo obiettivo non percepisce poi alcun sussidio di disoccupazione e quindi non può beneficiare degli incentivi assunzionali previsti dalla normativa.
La stima della platea potenziale dei NEET beneficiari della Youth Guarantee, prevede quindi cinque gruppi prioritari, il 62,3% del totale: 3 mila minorenni con la sola licenza media, destinatari di un percorso di formazione, tirocinio o apprendistato di primo livello; 7 mila giovani con la licenza media, non disponibili a lavorare, a cui può essere offerto un percorso di adeguamento delle competenze; 17 mila maggiorenni con la licenza media, disponibili a lavorare, beneficiari di tutti i percorsi della Youth Guarantee; 6 mila disoccupati da almeno sei mesi con il diploma di qualifica professionale, da avviare in misure per accrescerne l'occupabilità; 8 mila disoccupati da oltre un anno, titolari del diploma di qualifica professionale o della laurea, anch'essi potenzialmente destinatari di tutte le politiche previste dal programma.
Riguardo l'offerta dei servizi pubblici per l'impiego in Piemonte, costituita da 31 centri con 382 operatori "front-office", il numero medio di NEET per addetto è di 77, inferiore sia alla media nazionale, che a quella delle regioni del Nord. Considerando tutti i servizi competenti, la Regione potrebbe erogare il servizio di accoglienza a tutta la platea giovanile in 2,3 mesi, con il tempo necessario per offrire le altre prestazioni.