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Monitoraggio sulla struttura e il funzionamento dei servizi per il lavoro 2017

Il lavoro di monitoraggio, realizzato attraverso un'analisi a campione, ricostruisce la geografia dei Centri per l'impiego, il cui quadro complessivo detiene una forte peculiarità regionale, dettata sia dalle modalità di gestione della fase transitoria (in particolare l'attuazione della Legge 56/14), che dalle diverse situazioni e diversi fabbisogni di ammodernamento tecnologico e di personale. Nel complesso, la rete pubblica dei Servizi per il lavoro è composta da 501 CPI direttamente collegati al coordinamento centrale a livello amministrativo o organizzativo, da cui dipendono complessivamente 51 sedi secondarie a cui di aggiungono 288 sedi distaccate o sportelli territoriali. La rilevazione si è concentrata sui 397 Centri principali, pari al 79% della popolazione. Emergono in primo luogo difficoltà circa l'adeguatezza delle dotazioni informatiche in uso al personale, con solo il 63% dei CPI che ritiene i collegamenti in rete adeguati, mentre l'1,5% del campione dichiara di lavorare offline proprio per mancanza di connessioni di rete. L'analisi per aree geografiche restituisce poi un quadro piuttosto eterogeno e mostra come l'offerta e la domanda di lavoro incida sulla funzionalità delle strutture in modo diverso da una zona all'altra. L'utenza prevalente è composta da giovani NEET (84,1%), quindi da disoccupati percettori di ammortizzatori sociali e da quelli di lunga durata. Le principali richieste formulate dalle imprese non riguardano l'espletamento delle pratiche amministrative, bensì la preselezione ai fini di un'assunzione, l'approfondimento normativo e il collocamento mirato. Per quanto concerne l'attivazione dei servizi, quelli dedicati alle persone sono sono caratterizzati da un numero di attività maggiore (tra cui l'accoglienza, l'orientamento, l'accompagnamento al lavoro), ma poco meno della metà dei CPI eroga i servizi in maniera quasi completa e senza criticità (solo il 5% dei CPI eroga servizi che includono l’intera gamma di attività). Emerge che, nel loro insieme, le funzioni chiave dei CPI si presentano come un complesso non troppo ampio di attività, dal profilo minimalista, che mostrano la naturale vocazione di queste strutture come una "porta di accesso" alle politiche attive del lavoro. Per quanto concerne gli operatori, complessivamente 7.934, dei Centri, si tratta di personale quasi esclusivamente di ruolo, nella maggior parte dei casi in possesso di un diploma superiore, mentre poco più del 28% detiene un titolo di livello universitario o superiore. L'83,5% dei CPI considera il proprio personale insufficiente. La richiesta media di personale è di 11 unità per struttura, con leggere variazioni territoriali, riguardando principalmente figure professionali specialistiche (orientatori, consulenti aziendali e mediatori culturali).

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Soggetto emanante: ANPAL
Data:
Tipologia: Rapporti di monitoraggio
Parole chiave: centri per l'impiego   servizi per il lavoro   servizi alle imprese   servizi alla persona   orientamento   qualità   occupazione   monitoraggio e valutazione   mercato del lavoro  

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