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Approfondimenti COVID-19. Evidenze degli effetti della crisi sanitaria sulla dinamica dei rapporti di lavoro

La nota comprende il periodo 1° gennaio - 31 maggio 2020 e, attraverso il sistema delle Comunicazioni obbligatorie, analizza l'andamento dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato e determinato del settore privato dall'adozione dei primi provvedimenti restrittivi di contenimento sociale fino al lockdown vero e proprio, per poi studiare la dinamica emersa dalle prime riaperture produttive dal 3 maggio. Emerge quindi, dopo un iniziale rallentamento del volume delle attivazioni, un deciso decremento a seguito della "chiusura" del Paese, con una contrazione superiore alle 904 mila unità. Al 3 maggio, successivamente al DPCM che dispone la riapertura di alcuni settori produttivi, la dinamica tendenziale delle attivazioni riporta infatti un saldo negativo pari a 882 mila. Il DPCM del 26 aprile 2020 e l’avvio della cosiddetta "fase 2", fa emergere una progressiva ripresa dei flussi contrattuali, per quanto su dinamiche comunque molto distanti da quelle registrate nel 2019 e nei primi due mesi del 2020. Dal 4 maggio in poi il numero di attivazioni medie giornaliere segna un incremento rispetto al periodo di chiusura totale, portandosi su valori che oscillano tra le 10 mila e le 20 mila nuove assunzioni, con una media complessiva nel periodo di circa 15.344 assunzioni al giorno, il 70% del valore medio giornaliero rilevato nel 2019. Durante il lockdown poi, le tipologie contrattuali a tempo indeterminato e a termine evidenziano un andamento opposto, con le prime sostanzialmente stabili e le seconde in deciso calo; dal 4 maggio entrambe segnano saldi positivi. La contrazione delle attivazioni ha interessato l’intero territorio nazionale, con particolare intensità nelle aree centro settentrionali del Paese dove, in termini tendenziali, la riduzione dei nuovi rapporti di lavoro arriva a superare il 30%. Meno intenso è l’effetto della crisi sanitaria sulle aree del Mezzogiorno, anche per via dell’elevata incidenza del settore agricolo in tali Regioni. Dal punto di vista settoriale, il comparto dell'alloggio e della ristorazione è stato quello maggiormente colpito dalla crisi, seguito dalle attività artistiche e sportive; il lavoro domestico è l'unico comparto che presenta un andamento in crescita. Per quanto concerne i contratti a tempo determinato, alla fine del mese di maggio sono attivi più di 1,2 milioni di rapporti, di cui 1,1 milioni in scadenza a dicembre 2020. Circa i tirocini extracurriculari, la sospensione delle attività produttive fa emergere un blocco pressochè totale, anche se dall'analisi emerge come i datori di lavoro non abbiano scelto per un'interruzione anticipata, bensì per la graduale ripresa al termine delle misure di contenimento.

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Soggetto emanante: ANPAL
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Tipologia: Pubblicazioni
Parole chiave: lavoro subordinato   mercato del lavoro   contratto di lavoro   statistica del lavoro   cessazione del rapporto di lavoro   crisi economica   occupazione  

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