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Comunicazione della Commissione europea, 21 novembre 2018, (COM(2018) 761 def.

Bozza di rapporto congiunto sull'occupazione della Commissione e del Consiglio che accompagna la Comunicazione della Commissione sull'Analisi annuale della crescita 2019. Ai sensi dell'art. 148 del TFUE, il rapporto congiunto sull'occupazione, nell'ambito dell'analisi annuale della crescita di avvio del Semestre europeo, fornisce una panoramica sugli sviluppi annuali in materia di occupazione e di politiche sociali, assieme alle riforme di riferimento adottate nei Paesi membri. Vengono evidenziati i progressi circa il Quadro della situazione sociale in accompagnamento al Pilastro europeo dei diritti sociali: 13 dei 14 indicatori di riferimento registrano infatti un miglioramento nel corso dell'anno. Prosegue poi la creazione di posti di lavoro, con un tasso ormai su livelli di eccellenza: nel secondo trimestre del 2018, 239 milioni di persone risultano occupate nella UE, 14 milioni in più rispetto al 2013, con la crisi economica ai massimi storici. L'attuale andamento consente all'Unione europea di raggiungere, entro il 2020, l'obiettivo previsto da Europa 2020. La disoccupazione è su livelli pre-crisi, sebbene ancora elevata in alcuni Paesi membri, tra cui Grecia, Italia, Spagna e Cipro. Si riduce inoltre l'incidenza delle persone a rischio di povertà e di esclusione sociale, circa il 22,5% della popolazione complessiva europea. Cresce quindi il reddito delle famiglie, soprattutto in quei Paesi che hanno aderito recentemente all'UE. Si osserva però che in un contesto favorevole alla creazione di posti di lavoro, alcuni gruppi di persone sperimentano difficoltà nel raccogliere i benefici della ripresa economica: si tratta di coloro con bassi livelli educativi, dei giovani e degli over 50. Un ulteriore elemento di preoccupazione è dato dalla segmentazione del mercato del lavoro europeo, soprattutto in riferimento alla precarietà contrattuale. Migliora comunque la partecipazione femminile al mercato del lavoro, con un tasso di occupazione di riferimento al 66,5%, 5 punti percentuali in più rispetto al 2008. Dal rapporto emerge l'importanza di assicurare il buon funzionamento dei Servizi pubblici per il lavoro, a sostegno delle politiche attive e delle misure di attivazione, soprattutto per i disoccupati di lunga durata. Da ultimo, viene sottolineata l'importanza del dialogo sociale quale contributo per lo sviluppo della coesione sociale e la realizzazione delle riforme necessarie al buon funzionamento del mercato del lavoro.

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Soggetto emanante: Commissione europea
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Tipologia: Comunicazioni della Commissione
Parole chiave: mercato del lavoro   occupazione   politiche comunitarie   politica sociale   politiche attive del lavoro   pari opportunità   inclusione sociale   disoccupazione   formazione professionale  

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