L'edizione del rapporto di cui si tratta, può considerarsi frutto "sperimentale" di una metodologia di lavoro che ha indotto il CNEL a ripensare i contenuti del proprio tradizionale report e ad integrarlo con contributi tematici forniti dai soggetti istituzionalmente preposti a migliorare l'efficienza del mercato e delle politiche del lavoro, e a valutarne la bontà (l'ANPAL e l'INAPP). Il Rapporto è strutturato secondo il seguente schema. Una prima sezione è dedicata agli aspetti generali delle principali variabili descrittive dell'offerta di lavoro fra il 2016 e il 2017: identikit socio demografico degli occupati, delle persone in cerca di lavoro, dei part timers e dei lavoratori su turni. La seconda parte del report ospita contributi sul capitale umano nei settori privato e pubblico, e in particolare: un quadro sinottico delle riforme che negli ultimi venti anni hanno interessato il lavoro pubblico, e un focus su consistenza, struttura e composizione del lavoro alle dipendenze della P. A. La sezione terza, dedicata alle tendenze delle relazioni industriali e alle dinamiche della contrattazione collettiva, riporta un quadro sui "numeri" dell'Archivio nazionale dei contratti collettivi di lavoro attivo presso il CNEL. La parte quarta è dedicata alla sostenibilità, coesione, rimozione delle diseguaglianze.