In un quadro internazionale caratterizzato da una ripresa economica, grazie soprattutto al buon andamento del comparto industriale, anche l'Italia ha mostrato segnali (seppure ancora deboli) di miglioramento. Segnali di recupero provengono dal settore delle costruzioni, dall'industria in senso stretto e tra i servizi, rispetto alle perduranti difficoltà del comparto di alloggio e ristorazione, nonché dei trasporti. I segnali provenienti dal clima di fiducia di famiglie e imprese, che a maggio 2021 registrano un miglioramento di notevole intensità, forniscono un ulteriore elemento a supporto della ripresa delle attività. In questo scenario si prevede un consolidamento del processo di ripresa dell'attività economica con una intensità crescente nei prossimi mesi. Nel 2021, in media d'anno, il PIL segnerebbe un deciso rialzo rispetto al 2020 (+4,7%), mentre nel 2022 la fase espansiva dovrebbe essere trainata dalle misure adottate nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Per quanto concerne il mercato del lavoro i dati di aprile hanno evidenziato un contenuto aumento degli occupati che rafforza i segnali positivi emersi a partire da febbraio. Nonostante un tasso di disoccupazione in aumento al 10,7%, la fase di recupero è attesa estendersi anche ai prossimi mesi. Nel primo trimestre 2021, il tasso di posti vacanti destagionalizzato per il totale delle imprese con dipendenti denota un aumento congiunturale nell'industria, più accentuato di quello nei servizi. Anche il numero delle persone in cerca di lavoro, tuttavia, è previsto crescere, influenzato dal progressivo attenuarsi delle misure di sostegno pubbliche.