La raccomandazione del Consiglio dell'Unione europea del 22 aprile 2013, istituisce lo strumento della Garanzia per i Giovani ("Youth Guarantee"), destinata ad offrire, entro 4 mesi dall'inizio dello stato di disoccupazione, uno sbocco professionale o il reinserimento in percorsi di studio, ai giovani in età compresa tra 15 e 24 anni che non lavorano o non studiano, oppure risultano inattivi. Non si tratta di un'unica platea per le politiche attive del lavoro, bensì di più tipologie di persone con caratteristiche diverse per quanto riguarda il livello di occupabilità e l'interesse a percorsi di studio o di formazione.
Analizzando nel dettaglio i destinatari della Garanzia per i Giovani, emerge che, secondo la definizione Eurostat, essi sono pari a 1 milione 272 mila persone, con una prevalenza della componente maschile (655 mila unità) su quella femminile (617 mila unità), prevalentemente residenti nel Mezzogiorno (55%). Il 72,9% sono giovani in età compresa tra 20 e 24 anni, mentre solo il 27,1% non supera i 19 anni. A livello regionale, il Trentino Alto Adige detiene la quota più elevata di NEET tra 15 e 19 anni, seguito dal Veneto; quelli in età compresa tra 20 e 24 anni prevalgono in Friuli Venezia Giulia e quindi in Molise. Nel complesso, tra i NEET alta è la presenza di inattivi rispetto alla media europea, soprattutto in Campania (66,8%); tra coloro in cerca di lavoro, il 50,3% del totale risulta disoccupato di lunga durata, senza particolari differenze di genere.
Il principale motivo d'inattività dei giovani NEET è lo scoraggiamento, in particolare nel Sud, seguito dall'attesa degli esiti di passate azioni di ricerca o di riprendere il lavoro, dallo studio o formazione professionale, dai motivi familiari, dalla salute o invalidità e dal disinteresse nei confronti del lavoro.
Per quanto concerne il livello di istruzione, esso risulta superiore rispetto a coloro che non rientrano nella categoria dei NEET, soprattutto per quanto riguarda il conseguimento del diploma di scuola secondaria superiore; la percentuale dei disoccupati beneficiari di ammortizzatori sociali è solo dell'1,5%, rispetto alla quasi totalità (98,4%) che non percepisce alcuna forma di integrazione al reddito.
Scomponendo quindi la platea potenziale dei destinatari della Garanzia per i giovani, risultano i seguenti cinque target prioritari minimi su cui offrire la Garanzia:
- 102 mila minorenni (15-17 anni), che hanno abbandonato precocemente gli studi, di difficile occupabilità a cui può essere offerto un percorso per il proseguimento degli studi o della formazione professionale e, per quanto riguarda il lavoro, esclusivamente un contratto di apprendistato di primo livello;
- 132 mila giovani tra 18 e 24 anni con al massimo la licenza media e non disponibili a lavorare, a cui offrire nuove opportunità di studio o di formazione;
- 351 mila giovani tra 18 e 24 anni con al massimo la licenza media ma disponibili a lavorare, potenzialmente beneficiari di tutte le misure previste dalla "Youth Guarantee";
- 49 mila disoccupati e forze di lavoro potenziali (15-24 anni) con il diploma di qualifica professionale che non lavorano da almeno 6 mesi, a cui possono essere realizzati percorsi di qualificazione professionale per una maggiore occupabilità,
- 148 mila disoccupati e forze di lavoro potenziali con il diploma di scuola media superiore o laurea che non lavorano da un anno e oltre; costituiscono il gruppo con le maggiori difficoltà nell'inserimento lavorativo, per via delle ridotte competenze richieste dal mercato del lavoro, o per appartenere ad aree a bassa domanda di diplomati, soprattutto non tecnici, e di laureati in discipline umanistiche.
Punto di partenza dell'erogazione della Garanzia è la registrazione presso un Centro per l'impiego (in Italia vi sono 552 CPI per circa 8.700 addetti), da cui il numero medio dei NEET complessivi dei 5 gruppi esaminati per addetto risulta pari a 89, con punte di 105 nel Mezzogiorno, che scendono a 57 nel Centro e a 86 nel Nord. Ogni Regione può comunque stabilire gli obiettivi per tutti i soggetti pubblici e privati (i "servizi competenti" ex DLgs n. 276/03), indicando la percentuale dei giovani registrati che devono ricevere entro quattro mesi almeno una delle offerte di lavoro o di formazione previste dal programma Garanzia per i Giovani.