Alla luce del migliorato quadro economico e finanziario e delle Raccomandazioni specifiche al Paese da parte del Consiglio UE, viene confermata l’impostazione di fondo della politica di bilancio illustrata nel Documento di Economia e Finanza (DEF), su cui il Parlamento ha dato parere favorevole. Prevedendo la riduzione progressiva delle restrizioni delle attività economiche e sociali a causa della pandemia da COVID-19, l'impostazione della politica di bilancio è su una fase espansiva fino al recupero, da parte del PIL e dell'occupazione, non solo della caduta, ma anche della mancata crescita rispetto al livello del 2019. La manovra della Legge di bilancio 2022-2024 punta perciò a conseguire una significativa riduzione dell'indebitamento netto dal 9,4% del 2021, al 3,3% del PIL nel 2024. Rispetto al DEF, l'obiettivo di deficit per il 2022 scende dal 5,9% del PIL al 5,6% e anche i deficit previsti per i due anni successivi sono inferiori a quelli prospettati nel DEF. Per quanto concerne gli interventi sul mercato del lavoro, oltre alle misure messe in atto con i decreti emergenziali, specifiche disposizioni sono dirette a sostegno delle politiche attive. Nello specifico, con il contratto di rioccupazione, fino ad ottobre 2021 i disoccupati possono essere reinseriti nel mercato del lavoro attraverso un progetto individuale. Per l’anno 2021, è stato poi ridotto il limite di organico per le imprese autorizzate alla stipula del contratto di espansione. Sono stati abbassati da 250 a 100 unità i limiti di organico delle imprese cui si applica l’esodo prepensionistico concordato, favorendo così l’esodo di lavoratori che si trovino a non più di 60 mesi dal conseguimento del diritto alla pensione di vecchiaia o anticipata. Inoltre, è stato istituito, presso il Ministero del Lavoro, il Fondo per il potenziamento delle competenze e la riqualificazione professionale (FPCRP) destinato al finanziamento di progetti formativi per i lavoratori in CIG per più del 30% dell’orario ed ai percettori dell’indennità di disoccupazione ordinaria (NASpI). Infine, è stato consentito ai contratti collettivi di definire, fino al 30 settembre 2022, condizioni ulteriori per la proroga dei contratti a tempo determinato oltre 12 mesi, ma comunque nel limite massimo dei 24 attualmente previsti.