Il rapporto BES 2022 ha l'obiettivo di evidenziare le trasformazioni che il Paese ha affrontato durante la pandemia da COVID-19, evidenziando non solo i processi sociali, economici e culturali che hanno ripreso ad avere un andamento positivo, ma anche quelli che hanno subito una battuta d'arresto. Dalla lettura degli 88 indicatori nei quali è articolata la BES emergono (nonostante il 2022 sarebbe dovuto essere l'anno definitivo di uscita dalla crisi, anche grazie alle misure contenute nel PNRR), ulteriori criticità dovute alle tensioni geopolitiche internazionali, che hanno impattato sulle condizioni economiche e di vita delle famiglie. A livello generale, malgrado un miglioramento della condizione socio-economica più per le donne che per gli uomini, rimane un generale svantaggio della componente femminile su quella maschile. Analogamente, emergono differenze tra le generazioni: per i giovani con meno di 24 anni è migliorato solo il 44% di tutti gli indicatori presi in esame. Per quanto concerne gli indicatori relativi al mercato del lavoro, il 2022 si caratterizza per un generale miglioramento rispetto all'anno precedente, con un tasso di occupazione che risulta avere recuperato i livelli precedenti alla crisi sanitaria (restano, anche se stabili, i divari territoriali). Tra i giovani di 20-34 anni il tasso di occupazione ha registra la crescita più intensa rispetto alle altre fasce di età e ha superato i livelli pre-pandemia. Più contenute, ma comunque positive, le variazioni dei tassi rispetto al 2021 per le classi di età 35-49 e 50-64. La crescita occupazionale ha interessato soprattutto i lavoratori dipendenti, sia a tempo indeterminato che determinato, con la discesa del part-time involontario. Circa le modalità di svolgimento della prestazione lavorativa, la percentuale di occupati che nel 2022 hanno svolto il lavoro da casa continua a diminuire, pur rimandendo oltre due volte e mezzo i livelli del 2019. Si riduce poi il tasso di mancata partecipazione al mercato del lavoro, attestandosi su uno dei valori più bassi degli ultimi cinque anni, così come il numero di persone in cerca di occupazione.