Nel secondo trimestre 2022 gli occupati crescono su base congiunturale di 175 mila unità, per via del positivo andamento dei dipendenti a termine e di quelli a tempo indeterminato. Allo stesso tempo, diminuiscono i disoccupati e gli inattivi. Ne consegue un tasso di occupazione che si attesta al 60,2%, mentre quello di disoccupazione e di inattività sono rispettivamente pari all'8,1% e al 34,4%. Aumentano sia il monte ore lavorate sia le ore lavorate per dipendente. A livello territoriale il Mezzogiorno si caratterizza per l'aumento più marcato del tasso di occupazione e per la più forte diminuzione di quello di disoccupazione; il calo del tasso di inattività è invece leggermente più intenso nelle Regioni del Centro. Dopo sette trimestri consecutivi di crescita, si registra poi il calo delle posizioni in somministrazione. Il tasso di posti vacanti, pari al 2,2%, si attesta al livello più elevato dall'inizio del periodo di osservazione, con una variazione rispetto al trimestre precedente; in termini tendenziali, la ripresa risulta pari a 0,4 punti percentuali. Dal lato della domanda, prosegue la crescita congiunturale delle posizioni lavorative dipendenti, con un aumento pari a 1,3 punti percentuali; cresce sia la componente a tempo pieno, sia quella a tempo parziale. Continua poi l'incremento delle ore lavorate per dipendente e la riduzione del ricorso alla cassa integrazione.