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Circolare del Ministero dell'Interno del 23 giugno 2011, n. 17102/124

La circolare in oggetto informa la pubblicazione del Decreto Legge del 23 giugno 2011, n. 89 recante le disposizioni urgenti in materia della libera circolazione dei cittadini comunitari e sul rimpatrio dei cittadini irregolari con riferimento alle Direttive 2004/38/CE e 2008/115/CE.
Questo provvedimento è stato adottato con l'urgenza di emanare ulteriori disposizioni per completare l'attuazione della Direttiva del Parlamento e del Consiglio europeo del 29 aprile 2004 sui diritti dei cittadini dell'Unione di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri, e di procedere al recepimento della direttiva del Parlamento e del Consiglio europeo del 16 dicembre 2008 recante le norme e le procedure applicabili negli Stati membri al rimpatrio dei cittadini di Paesi terzi il cui soggiorno è irregolare, al fine di scongiurare l'avvio di procedure d'infrazione nei confronti dello Stato italiano.
Le principali novità in materia di libera circolazione e soggiorno dei cittadini appartenenti all'Unione europea riguardano il requisito della disponibilità delle risorse economiche sufficienti al soggiorno; non sarà più richiesto il  visto d'ingresso ai familiari extracomunitari del cittadino appartenente all'Unione europea che faranno ingresso in Italia; per quanto riguarda l'iscrizione anagrafica da parte dei parenti del cittadino comunitario, il grado di parentela riferito a lui deve essere attestato da un documento rilasciato dall'autorità competente del Paese di origine o di provenienza. Tale documento dovrà inoltre attestare se il familiare è a carico e quindi membro del nucleo familiare e se è affetto da gravi problemi di salute per i quali è richiesta l'assistenza personale del cittadino dell'Unione. Inoltre Il decreto legge stabilisce le nuove misure sull'allontanamento dall'Italia per cessazione delle condizioni che determinano il diritto di soggiorno. Se il cittadino europeo o il suo familiare sono allontanati dall'Italia con un provvedimento non coercitivo e non adempiono all'obbligo di recarsi nel proprio Paese ma si trattengono in Italia oltre il termine fissato il prefetto può adottare un provvedimento di allontanamento forzato per motivi di ordine pubblico.
Per quanto riguarda le novità relative al trattamento dei cittadini extracomunitari esse riguardano la procedura di espulsione coattiva immediata per tutti gli extracomunitari clandestini che sono pericolosi per l'ordine pubblico e la sicurezza dello Stato. 
Per  quei cittadini extracomunitari che sono a rischio di fuga, che violano le misure di garanzia imposte dal Questore; che violano il termine per la partenza volontaria. Inoltre l'allontanamento coattivo o espulsione è operante anche per quei cittadini comunitari che permangono sul territorio nazionale in violazione delle prescrizioni previste dalla Direttiva 38/2004 sulla libera circolazione dei comunitari. L'espulsione con accompagnamento immediato alla frontiera è prevista nei  casi di soggetti pericolosi cioè quando esiste il rischio di fuga è valida inoltre quando lo straniero non è in possesso di passaporto o di un altro documento analogo valido. L'espulsione viene adottata anche in mancanza di una valida documentazione che attesti l'alloggio in cui vive l'extracomunitario; si applica inoltre quando lo straniero ha in precedenza dichiarato false generalità.
Comunque se lo straniero osserva tutte le prescrizioni e abbandona il territorio italiano entro il termine stabilito può chiedere la revoca del divieto di  ritorno in Italia.
Il Decreto Legge prevede la permanenza del cittadino extracomunitario nei centri di identificazione e di espulsione - CIE -  in quei casi in cui è prevista l'espulsione immediata e non è possibile procedere all'allontanamento in maniera tempestiva .

 

 

 

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Soggetto emanante: Ministero dell'Interno
Data: 23-06-2011
Tipologia: Circolari
Parole chiave: immigrazione   permesso di soggiorno   flussi migratori   immigrati clandestini  

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