L'andamento dell'economia italiana e internazionale continua ad essere condizionato dall'epidemia da COVID-19: il 2020 si è chiuso con una caduta del PIL pari all'8,9% in termini reali, in linea con quanto previsto nella Nota di Aggiornamento del DEF (NADEF). La finanza pubblica ha dunque agito da ammortizzatore della crisi, ed infatti l’indebitamento netto della Pubblica amministrazione è salito al 9,5% del PIL, dall'1,6% del 2019. Per quanto riguarda le principali variabili macroeconomiche relative al mercato del lavoro, il 2020 è stato contraddistinto da una forte caduta dell'input di lavoro, l'occupazione è scesa "solo" del 2,8%, a testimonianza dell’effetto di contenimento dei rischi di disoccupazione garantito dagli ammortizzatori sociali. Il tasso di disoccupazione è addirittura diminuito nel 2020, al 9,3%, anche a causa di una diminuzione del tasso di partecipazione al mercato del lavoro ("inattività"). Il DEF 2021, a fronte delle tendenze emerse, considera le seguenti principali aree di intervento: un nuovo pacchetto di misure di sostegno e rilancio, di immediata attuazione; la versione finale del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che amplia le risorse complessive previste dalla NADEF 2020 e dalla Legge di Bilancio per il 2021; le modifiche al sentiero di rientro dell’indebitamento netto della Pubblica amministrazione rese necessarie dalla più lunga durata della crisi pandemica rispetto alle ipotesi della NADEF 2020. Occorre che il forte stimolo al rilancio dell'economia fornito dal PNRR sia integrato da ulteriori interventi che rafforzino la ripresa, considerato che la seconda e la terza ondata dell'epidemia, e le relative fasi di contenimento, sono durate molto più a lungo di quanto previsto all’epoca della NADEF. Si prevede quindi un nuovo scostamento pari a 40 miliardi di euro in termini di impatto sull’indebitamento netto della PA nel 2021, 6 miliardi nel 2022 e circa 4,5 miliardi all’anno nel biennio 2023-2024 per effetto di un incremento delle risorse per gli investimenti abbinati al PNRR. Sono quindi illustrati i provvedimenti adottati nel corso del 2020 e nei primi mesi del 2021, con particolare riferimento alla proroga di alcuni interventi già precedentemente disposti e l'adozione di ulteriori misure per attutire le ricadute socio economiche sui settori produttivi e sui lavoratori e fronteggiare l'emergenza sanitaria. Le misure per il sostegno alle imprese, in termini netti circa 16,6 miliardi nel 2021, prevedono un nuovo regime di contributi a fondo perduto; a tutela del lavoro sono state stanziate nuove risorse per i trattamenti di cassa integrazione ordinaria e in deroga, assegno ordinario e dei fondi di solidarietà alternativi (quasi 2 miliardi nel 2021) e la corresponsione di indennità una tantum per i lavoratori stagionali (circa 1,2 miliardi nel 2021). È altresì rifinanziato il fondo sociale per l’occupazione e la formazione (circa 0,3 miliardi nel 2021) e si stabilisce l'estensione delle prestazioni integrative erogate dal Fondo di solidarietà del settore del trasporto aereo alle aziende del settore che richiedono i trattamenti di integrazione salariale in deroga con causale COVID-19.