Con un contesto economico ed occupazionale di nuovo favorevole, caratterizzato in particolare dall'occupazione che, dal 2016, è cresciuta più del PIL, e sulla base della normativa vigente, in attuazione del Jobs Act, il Piano si pone come strumento di attuazione per il rafforzamento dei Servizi per l'impiego (ai fini dell'erogazione delle politiche attive), nonché per l'utilizzo dei Fondi nazionali e regionali diretti al finanziamento dell'Assegno di ricollocazione (AdR), con l'obiettivo di sostenere il coordinamento delle politiche attive del lavoro e la loro gestione sul territorio, aumentandone l'efficienza e l'efficacia, nell'ottica del raggiungimento dei livelli essenziali delle prestazioni. Il Piano, che vede quali soggetti attuatori le Regioni ed ANPAL come Ente di coordinamento, prevede, oltre al rafforzamento degli organici (mille unità aggiuntive), lo sviluppo di strumenti per i Servizi per l'impiego, con particolare riguardo alla definizione della metodologia di profilazione dell'utenza, all'elaborazione degli standard di servizio e di costo, alla determinazione delle modalità operative e dell'ammontare dell'Assegno di ricollocazione, alla promozione di servizi mirati alle imprese per agevolare l'incrocio domanda/offerta. Il Piano prevede poi la realizzazione del Sistema informativo unitario delle politiche del lavoro (SIU), alimentato ed aggiornato dalle comunicazioni obbligatorie rese all’ANPAL dai datori di lavoro, nonché lo sviluppo di un approccio integrato sulla base dei servizi e misure di politica attiva del lavoro previsti dal DLgs n. 150/15, attraverso interventi preventivi e di attivazione e misure di supporto per l'integrazione occupazionale. In capo ad ANPAL è affidata la realizzazione di un sistema di monitoraggio e valutazione unitario (rendicontato a costi standard) per la creazione di un database contenente la totalità dei servizi resi ai singoli individui e per la realizzazione di rapporti annuali circa lo stato di attuazione degli interventi previsti dal Piano.