La raccomandazione del Consiglio dell'Unione europea del 22 aprile 2013, istituisce lo strumento della Garanzia per i Giovani ("Youth Guarantee"), destinata ad offrire, entro 4 mesi dall'inizio dello stato di disoccupazione, uno sbocco professionale o il reinserimento in percorsi di studio, ai giovani in età compresa tra 15 e 24 anni che non lavorano o non studiano, oppure risultano inattivi. Non si tratta di un'unica platea per le politiche attive del lavoro, bensì di più tipologie di persone con caratteristiche diverse per quanto riguarda il livello di occupabilità e l'interesse a percorsi di studio o di formazione.
In Umbria il fenomeno dei giovani che non lavorano e non studiano è minore rispetto al resto del Paese, dato che la platea di destinatari potenziali è di sole 25 mila unità, pari al 19% dell'intera popolazione tra 15 e 29 anni. Si tratta di un valore inferiore rispetto alle Regioni del Centro (21,7%), in linea invece con quelle del Nord (18,9%). All'interno di questa componente, prevalgono i giobani adulti tra 25 e 29 anni (47,6%), in maggior parte stranieri (33,5%). La metà di essi non ha alcuna precedente esperienza di lavoro, motivando l'inattività con la cura della famiglia (25,5%), quindi lo scoraggiamento (22,1%), l'attesa di precedenti azioni di ricerca (19%) o la prosecuzione di percorsi di studio (18%).
Per quanto concerne il livello di istruzione, la maggiore possibilità di cadere nella condizione di NEET è relativa ai giovani in possesso del solo diploma professionale, specie se donne, oppure dei laureati. Coloro che hanno avuto almeno un contatto con un centro per l'impiego sono il 52% della platea complessiva.
Stimando in 13 mila persone il totale di coloro potenzialmente interessati alle misure previste dalla Garanzia Giovani, sul totale di 25 mila NEET, vengono individuati i seguenti gruppi prioritari: 2,3 mila maggiorenni non disponibili a lavorare e con la licenza media, a cui destinare un percorso per l'incremento del livello di istruzione; 4,3 mila maggiorenni disponibili a lavorare e con la licenza media, beneficiari di tutte le misure previste dalla Youth Guarantee; 5,2 mila disoccupati da almeno sei mesi con il diploma di scuola secondaria superiore, anch'essi destinatari di tutti i percorsi formativi e di inserimento professionale. I restanti 12 mila giovani sono oggetto di un'ulteriore segmentazione e non rientrano tra i gruppi potenzialmente prioritari in quanto non disponibili a lavorare o a studiare.
Per quanto concerne l'offerta dei Servizi pubblici per l'impiego, la Regione con i suoi cinque centri e 142 addetti, può dedicare un operatore ogni 92 giovani, considerando solo i gruppi prioritari di cui sopra, oppure 175 giovani per addetto, considerando la platea complessiva. Si tratta di numeri inferiori alla media del Centro Italia e che confermano il corretto dimensionamento del personale dei Cpi nell'erogare i servizi previsti dalla Youth Guarantee.