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Previsioni economiche europee. Estate 2020

"European Economic Forecast. Summer 2020". L'Europa è entrata in un'improvvisa recessione nella prima parte del 2020, con la più profonda contrazione delle attività dalla Seconda guerra mondiale. Per contrastare gli effetti della pandemia da COVID-19, infatti, sono state ovunque introdotte misure di contenimento che hanno interrotto la maggior parte dell'economia, operando tra il 25% e il 30% al di sotto della propria capacità. Complessivamente, si prevede una contrazione nel 2020 dell'economia europea di quasi nove punti percentuali, prima di una ripresa del 6% nel 2021. Si tratta di proiezioni al ribasso rispetto a quelle formulate in precedenza ed evidenziano un andamento del PIL nel prossimo anno di 4,5 punti percentuali in meno rispetto a quanto già previsto dalla Commissione. Per il secondo trimestre del 2020 tutti gli indicatori evidenziano un'accelerazione della contrazione dell'attività economica con persistenti differenze tra Paesi e settori; ciò in un quadro generale in cui le misure di contenimento finora adottate dovrebbero essere gradualmente sollevate e senza l'ipotesi di una nuova ondata di contagi. Per quanto concerne l'Italia, il primo trimestre del 2020 evidenzia un calo del PIL del 5,3%, con un andamento crescente lungo il corso del 2020, fino a raggiungere un crollo dell'11,2%, il maggiore tra i Paesi dell'Unione europea. Con la revoca delle misure di confinamento, la spesa dei consumatori dovrebbe riprendersi nella seconda metà del 2020. Grazie all'incremento dei depositi depositi delle famiglie e all'introduzione delle misure di sostegno al reddito, l'impatto negativo della pandemia sull'occupazione e sulla ricchezza in generale dovrebbe in parte essere mitigato. Di contro, appare probabile che gli investimenti delle imprese nel 2020 rimangano stagnanti, data la necessità delle imprese di ottenere liquidità, anche se le garanzie sui prestiti, le delazioni di pagamento delle tasse e dei crediti d'imposta sembrano costituire efficaci misure di sostegno. Complessivamente, le prospettive di crescita rimangono esposte a rischi al ribasso, sia per la crisi prolungata del mercato del lavoro, una volta terminata l'emergenza in atto, che per la scarsa propensione delle famiglie ai consumi, elementi che potrebbero quindi frenare le previsioni di ripresa formulate.

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Soggetto emanante: Commissione europea
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Tipologia: Pubblicazioni
Parole chiave: analisi economica   crisi economica   mercato del lavoro   disoccupazione   fasce deboli   economia   industria   ammortizzatori sociali   politiche passive del lavoro  

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