Nei primi due mesi del 2022 il saldo tra assunzioni e cessazioni resta positivo, con un numero di contratti attivati sul percorso di crescita antecedente la crisi da COVID-19. Rispetto alla fine del 2021 si registra tuttavia una debole flessione del numero dei posti di lavoro creati, specie nei servizi (turismo in particolare) dove sono pesate le ripercussioni della diffusione della variante Omicron. Il lavoro a termine è risultato in rallentamento, mentre la tipologia contrattuale dell'apprendistato è negativa. Con la progressiva rimozione dei vincoli introdotti durante le fasi più acute della pandemia, sono cresciute anche le cessazioni di contratti a tempo indeterminato. Dalla rilevazione risulta poi azzerata la crescita dell'occupazione femminile, specie nelle Regioni del Centro-Nord e del Mezzogiorno. Per quanto concerne i disoccupati, il loro numero si è ridotto nel corso del 2021 e, grazie alla ripresa delle assunzioni, soprattutto nella seconda metà dell'anno, nella media del 2021 il numero di persone che ha trovato un impiego uscendo dalla disoccupazione è aumentato di quasi il 50%o su base tendenziale, tornando ai valori del 2019.