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Metodologie e approfondimenti. L'orientamento di base e la profilazione qualitativa

Tra le attività previste dai Servizi per l'impiego durante la fase dell'orientamento di base, è previsto un servizio di profilazione qualitativa diretto a raccogliere informazioni sulla situazione di transizione dell'utente, identificando così la tipologia di misura maggiormente appropriata. Ciò proprio attraverso un indice di profilazione qualitativa, costituito da un valore compreso tra 1 (maggiori difficoltà nell'inserimento lavorativo) e 5 (facilmente occupabile), attribuito dall'operatore una volta terminato il colloquio di orientamento. Con la messa a regime del servizio di profilazione qualitativa dal mese di ottobre 2019, al mese di aprile 2020 risultano più di 10.500 utenti coinvolti in 105 Centri per l'impiego delle quindici Regioni che lo hanno promosso. Il Lazio risulta la Regione che ha coinvolto il maggiore numero di CPI (il 30% del totale), seguita dal Piemonte (21,9%) e dalla Liguria (12,4%). Tra gli utenti prevalgono le donne (52%) e adulti con più di 45 anni di età, nella maggior parte dei casi in possesso di un titolo di studio basso, come emerso dal fatto che il 54% degli utenti non supera la licenza media. Tra i cittadini che hanno compilato la Scheda di orientamento di base, l’87,1% dichiara di aver già contattato in passato un Centro per l’impiego. Solo il 24,7% degli intervistati dichiara di aver seguito in passato un percorso di orientamento o di aver partecipato ad un colloquio di aiuto per la ricerca di lavoro. Tra le difficoltà incontrate, nel 48,8% dei casi emergono soprattutto questioni di tipo economico, seguite da problemi inerenti la frequenza di percorsi di studio o di formazione professionale (24,1%), o la realizzazione personale e lavorativa (22,3%). Le maggiori difficoltà che ostacolano la ricerca di lavoro sono quelle di carattere psicologico, quali la demotivazione e la sfiducia in se stessi (22,8%) o la percezione di non essere capaci di indirizzare in modo adeguato la ricerca (22,1%); quindi, l’incapacità di cercare un’occupazione in modo efficace (12,1%), l’esistenza di altre priorità rispetto alla ricerca di un impiego (8,5%) e la scarsa abilità nel proporsi ai possibili datori di lavoro (7,8%).

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Soggetto emanante: ANPAL
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Tipologia: Pubblicazioni
Parole chiave: centri territoriali per l'impiego   servizi per il lavoro   profili professionali   mercato del lavoro   incrocio domanda-offerta   formazione professionale   competenze professionali   occupazione  

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