A cura della Linea Benchmarking Nazionale ed Internazionale - Direzione Studi e Ricerche di ANPAL Servizi. La NADEF 2020 si inserisce in un contesto socio economico pesantemente colpito dagli effetti della pandemia da COVID-19, le cui misure di contenimento hanno determinato, nei primi mesi dell'anno, la più elevata contrazione del prodotto interno lordo dalla fine della Seconda Guerra mondiale. Lo scenario a legislazione vigente è quindi dettato dagli effetti delle misure adottate dal Governo nel primo semestre dell'anno, solo in parte considerate nella previsione ufficiale di primavera, e ora invece pienamente valutate nella previsione macroeconomica tendenziale. Il presente approfondimento si articola quindi in due sezioni. La prima illustra il Documento di Economia e Finanza (DEF), principale strumento di programmazione della politica economica e di bilancio e che delinea nel medio-lungo periodo gli interventi necessari per il consolidamento delle finanze pubbliche, nonché gli indirizzi scelti dal nostro Paese per il rispetto del Patto di Stabilità e Crescita europeo (PSC). La seconda parte sintetizza i principali contenuti della Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza (NADEF 2020), evidenziando alcuni degli interventi adottati, con particolare riferimento all'economia e al mercato del lavoro, per complessivi 100 miliardi di euro, in termini di impatto sull'indebitamento netto della PA nel 2020 (oltre il 6% del PIL), a cui va aggiunto l'ammontare rilevante delle garanzie pubbliche sulla liquidità. La sezione è completata con le principali azioni adottate in coerenza con le Raccomandazioni dell’Unione europea rivolte all’Italia per il 2020, con particolare riguardo ai contenuti del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (PNRR), in riposta alla crisi pandemica in atto. Questo è stato predisposto secondo l’iter procedurale dettato dalla UE per beneficiare delle risorse messe a disposizione tramite lo strumento da 750 miliardi di contrasto alla crisi Next Generation EU, il cui pilastro più importante è costituito dal Dispositivo europeo per la ripresa e la resilienza (con una dotazione pari a 672,5 miliardi di euro) che, tramite sovvenzioni e prestiti, offre sostegno finanziario per investimenti e riforme, anche nell'ottica della transizione verde e digitale delle economie nazionali, assicurandone il collegamento con le priorità dell'UE.