"The United Kingdom's exit from and new partnership with the European Union". Per assicurare la certezza del diritto circa l'uscita dall'Unione europea, è prevista l'introduzione del "Great Repeal Bill" (letteralmente "Grande Legge Abrogatrice"), per convertire l'acquis comunitario nella legislazione nazionale. Tale approccio consente di mantenere i diritti e i doveri attualmente esistenti nel Regno Unito, nell'ambito della normativa dell'Unione europea, assicurando stabilità per i rapporti commerciali, in un contesto di privo di cambiamenti repentini. Si tratta di un processo realizzato nell'ambito di un consenso nazionale sulla posizione negoziale assunta, tramite il dialogo con tutte le istituzioni, organizzazioni ed imprese. Tutti i programmi rientranti nell'ambito dei Fondi strutturali e di investimento europei, assieme agli accordi siglati nel 2016, verranno portati a compimento, anche successivamente all'uscita del Paese dall'Unione europea. Per tutti quelli adottati o sottoscritti dopo il 2016, è compito del Dipartimento del Tesoro decidere se assicurano o meno un valore aggiunto per il Paese e sono in linea con le priorità strategiche nazionali. Mantenendo i forti legami economici, nonché storici, con l'Irlanda, in un'area comune di movimento di persone e beni, il documento prevede un forte controllo alle frontiere, di contrasto all'immigrazione, facendo così decadere la Direttiva europea sulla libertà di movimento delle persone; ciò tuttavia preservando lo status dei cittadini della UE che già vivono nel Paese. Per quanto concerne il diritto del lavoro, la legislazione del Regno Unito in materia va già ben oltre gli standard comunitari di riferimento. Va inoltre riposta una specifica priorità per assicurare la più ampia libertà nel commercio dei beni e servizi tra l'Unione europea ed il Regno Unito, grazie ad un nuovo accordo doganale diretto a ridurre i controlli alle frontiere, assieme ad intese flessibili per il mercato dei servizi e di quello digitale. Il documento riafferma inoltre l'impegno del Paese a rimanere un territorio favorevole allo sviluppo della scienza e dell'innovazione, mantenendo sì la collaborazione con i partners europei, ma assicurando allo stesso tempo il primato nella competizione globale.