Conclusioni sul futuro di un'Europa altamente digitalizzata oltre il 2020. Il Consiglio dell'Unione europea, richiamando tra l'altro precedenti conclusioni nonché comunicazioni di riferimento da parte della Commissione, enfatizza che la digitalizzazione è essenziale per la competitività, lo sviluppo economico, la coesione e la sicurezza in Europa. Occorre assicurare a tutti i cittadini di beneficiarne, garantendo alle imprese, indipendentemente dalla loro dimensione, di usufruirne per crescere e competere a livello globale. Sottolinea pertanto l'urgenza di rimuovere barriere ingiustificate all'innovazione e alla crescita, rendendo l'Europa uno spazio fertile per lo sviluppo delle imprese digitali; di assicurare le condizioni per un'equa competizione e la libertà di scelta dei consumatori; di adattare i sistemi fiscali in tale luovo scenario, assicurando efficaci sistemi impositivi in linea con le Conclusioni del Consiglio del 2018. Il Consiglio sottolinea inoltre l'esigenza di una politica europea a sostegno dell'innovazione e che promuova le competenze chiave digitali europee. Riconosce inoltre la necessità di colmare il divario digitale e promuovere l'inclusione sociale ed economica, l'efficienza e l'innovazione e di collegare, ove necessario, le regioni, le industrie, le amministrazioni e i cittadini meno collegati, comprese le regioni a basso reddito, rurali e ultraperiferiche, garantendo nel contempo maggiore empowerment, inclusione e una maggiore diffusione di tecnologie digitali avanzate verso i cittadini, le imprese, le pubbliche amministrazioni. Riconosce che lo sviluppo digitale, compreso quello delle competenze digitali (necessarie ad esempio per settori e servizi industriali, sicurezza informatica e tecnologie emergenti chiave come l'intelligenza artificiale e l'elaborazione ad alte prestazioni), deve essere garantito per tutti. L'istruzione, la formazione professionale, la protezione sociale nelle nuove forme di lavoro, anche per i gruppi vulnerabili, nonché i diritti sociali dei lavoratori, devono essere preoccupazioni centrali, meglio adottate in una strategia nazionale di apprendimento permanente.